lunedì, settembre 10, 2007

Maremma vacanziera! Parte 1

Eccomi qua, latitante da un po' per via di una meritata vacanza con la mia Fenice.
Una settimana in Toscana a sollazzarci e rilassarci. :)
Cominciamo col dire che questo è il classico periodo di spese folli e che il mio conto in banca si è letteralmente prosciugato. In primo luogo ho ordinato ed accontato la nuova GamaMobile(tm) che dovrebbe essere definitivamente mia entro la fine del mese corrente. Come è giusto che sia ho seguito l'evoluzione della specie optando per una peugeot 207, mia madre ancora adesso mi fa le paranoie perché ho deciso di prendere la versione 1.4 16v: per qualche arcano motivo nella sua mente le parole"sedici" e "valvole" accostate generano l'immagine di un siluro puntato per default verso il primo albero e/o fosso. Vabbè!
Colore grigio "fer" (perché ferro fa schifo) e lotta selvaggia con il venditore per regolare il prezzo. Spiegazione di rito: volevo prenderla SENZA autoradio per tenermi in tasca almeno qualche eurozzo in più visto che il suddetto marchingegno di serie costa la bellezza di 450€... Però ha i comandi al volante eh! Detto all'omino che me ne fregava una cippa dell'autoradio e che me lo sarei regalato alla prossima congiunzione astrale propizia siamo passati al preventivo. Con mia somma rotazione di gonadi ho scoperto che sono cambiati i prezzi di listino ed i valori di rottamazione. Morale della favola? 600€ in più rispetto al preventivo precedente. Porconi nella lingua di Hiperborea a parte e contrattazione serrata mi portano al un prezzo di 13.400€. L'omino controlla se ne ha già qualcuna disponibile ma pare che non ci sia nulla come la voglio io... Tranne una con l'autoradio già montato. Seconda tappa di contrattazione serrata ed alla fine sono riuscito ad inchiodare il prezzo a 13.500€. Da ricordare la frase:

$venditore - Ma così mi derubi: l'autoradio mi costa 450€!
Gama - A dirla tutta l'autoradio costa A ME 450€, di sicuro tu la paghi meno.
$venditore - In effetti...

Ora attendo impazientemente l'arrivo del mio nuovo mezzo di trasporto e spero che la mia attuale e fida GamaMobile(tm) non mi tiri altri brutti scherzi.


Ma restiamo alle cose piacevoli: La vacanza! :)

Appartamento prenotato in quel di Marina di Grosseto da sabato 1° settembre ore 17.00 a sabato 8 settembre ore 10.00. Siccome qualcuno ancora non ha capito che io e la Fenice ci sbattiamo fin troppo per Fantasika ci presentiamo a Milano alla Mastercon+Riunione in Casa dei Giochi di sabato 1° settembre... a partire dalle 16.30.
Dette una marea di cose ma di giocare nessuna speranza. Giunta la mezzanotte (già in ritardo sulla tabella di marcia) abbiamo tirato un sospiro di sollievo e ci siamo messi in viaggio nelle tenebre della notte.
Traffico quasi inesistente ed agevole tragitto per la scheggia rossa della Fenice caricata oltremisura dai nostri averi. L'idea era quella di darci il cambio durante il viaggio... la pratica ha visto la mia adorata alla guida fino a destinazione: tempo della prima sosta era ancora fresca e riposata, tempo della seconda sosta le mie lenti a contatto erano andate del tutto alla ricerca di sesso a pagamento. Morale della favola 6 ore di viaggio (con due soste da 30 minuti) e la Fenice che inizia ad avere le visioni in prossimità di Grosseto.
Ma andiamo con ordine.
Ore 5.30 del mattino, sosta al distributore per rimpinguare il serbatoio. Della serie cominciamo bene: costo del carburante mostruosamente alto, automatico che non prende le mie banconote da 10€ e, come dal nulla, un gruppo di sei macchine occupate da altrettante coppie di ultrasesantenni che deviano dalla carreggiata per passare all'interno del distributore a velocità folle per tornare, senza fermarsi o anche solo rallentare, lungo la strada.
Il bello di Grosseto sono le indicazioni che di sicuro non possono confonderti... Non ci sono!
Un po' per caso, un po' per alterazione della realtà siamo arrivati sulla strada corretta in direzione di Marina di Grosseto. Lungo la strada, scura come il mare di notte, la Fenice vede le pinne degli squali.
Ore 6.00, entriamo finalmente a Marina di Grosseto mentre la Fenice vede un'oscura dama formarsi dal manto stradale. Anche Marina presenta una totale assenza di indicazioni e, le poche che ci sono, risultano davvero confuse. Non parliamo dei nomi delle vie: non esistono!
Al colmo della disperazione chiediamo informazioni alla prima forma di vita del luogo.

Fenice - Scusi dove si trova $hotel?
$edicolante - Boh...
Gama - O_O'
Fenice - @_@'
$edicolante - Hmmm, forse è quello lì ma è senso unico e dovete fare il giro.

Ancora pallati ci rechiamo nel punto indicato dall'edicolante per scoprire che non c'entrava assolutamente nulla. Seguendo l'istinto della mia degna consorte ci spostiamo alla ricerca di altre forme di vita nonché della nostra meta.
Il vecchietto con il cane al guinzaglio è stato la nostra salvezza: la mia oscura consorte ha quasi stirato l'omino per bloccarlo ed è entrata di prepotenza con la macchina in zona pedonale ma, alla fine, abbiamo ricevuto le informazioni!
Ecco, diciamo che abbiamo ricevuto le informazioni QUASI corrette.
L'omino appiedato con il cane non ha infatti considerato i sensi unici delle strade ma, con una piccola deviazione ce l'abbiamo fatta! :)

Davanti a noi la meta avvolta dalle primissime luci dell'aurora e lì, nascosto in agguato, colui che ormai chiamiamo Aigor.
Mentre io facevo il cane da guardia all'auto la mia oscura metà è andata alla reception per chiedere dove fosse il nostro appartamento. Quando è uscita aveva una di quelle espressioni che sono una via di mezzo tra il terrore e lo schifo! Visto che insisteva sul fatto che io l'accomagnassi mi sono iniziato a preoccuparmi. Poi ho visto Aigor.

Alto e allampanato in maniera sproporzionata, una di quelle mancanze di proporzioni che non saltano all'occhio fin da subito ma che ti mettono addosso una sensazione di disagio, di stranezza inspiegabile che solo un'acuta osservazione può rivelare. Capelli sottilissimi e radi di un marrone slavato che tanto ricorda i ratti sulla sommità di quel viso oblungo attraversato da uno sguardo vacuo e da un sorrisetto persistente. La vocetta querula di quella creatura risuonava dal fragile petto che sembrava quasi spuntare a punta oltre i limiti del corpo e la sua andatura dinoccolata e stranamente ondeggiante rivelava che l'essere avanzava tenendo le gambe più strette possibile quasi a formare un'ipotetica asta semovente.

Aigor, la creatura fuoriuscita dai deliri di Lovecraft ci ha fatto visitare l'appartamento ed ha segnato i giri del contatore della corrente elettrica, unica cosa che era fuori dal pagamento. Abbiamo scoperto poi che la cifra segnata da Aigor era quella errata ma su questo ci tornerò dopo.
Abbiamo scaricato i bagagli dopo di che siamo stati accompagnati da The thing that should not be al parcheggio. Visto che abbiamo fatto questo viaggio perché non andare in spiaggia per vedere il mare illuminato dai colori dell'alba.



Ore 6.30, crolliamo come alberi abbattuti.


Il resto in seguito. :)


Gama

5 commenti:

Anonimo ha detto...

l'avete fatta la foto con aigor vero?

Signora Lucrezia ha detto...

no...ho voluto salvaguardare la mia macchina fotografica..con quel che l'ho pagata! ;)

Signora Lucrezia ha detto...

però devo dire che quasi quasi un'illustrazione sui deliri visivi di quella notte, la farò!

com'erano ipnotiche quelle pinne che solcavano il mare nero del manto stradale raccogliendosi poi nella silouettes della dama...

Guido De Vecchi ha detto...

Nn so voi, ma io Aigor lo amo gia' :P

GDV

Signora Lucrezia ha detto...

GUIDO!...cavallo goloso! ;p