lunedì, luglio 09, 2007

Back... in Black? Parte 1

Ebbene si, sono tornato a tediarvi l'esistenza! :)

Probabilmente si formerà la fila qui davanti per creparmi di mazzate non appena scriverò le prossime parole: MI SONO FATTO DUE PALLE GROSSE COME DELLE ANGURIEEEEEE!!!!! :(

Ma andiamo con ordine. La Sardegna è bellissima, il mare è bellissimo, i paesaggi sono spettacolari... il concetto di vacanza dei miei no!

La partenza



La giornata lavorativa di venerdì si è esaurita poco dopo il mio ultimo post e sono rientrato a casa a bordo della GamaMobile(tm), ho sbaffato i miei soliti quattro piatti di insalata di riso (il 90% circa della mia alimentazione estiva) ed ho preparato lo zaino per la partenza. Da bravo mago del tetris che sono ho incastrato il tutto in maniera pressoché perfetta lasciando basita mia madre. Parole testuali: "ma come fa a starci tutta quella roba?!?!?".

Spiegazione di rito: dovendo rientrare in aereo la scelta dello zaino è caduta sul più piccolo a mia disposizione (50x30x25). All'interno di questo c'erano: un paio di jeans, i miei adorati jeans tagliati al ginocchio tutti sfilacciati che mia madre non vede l'ora di dare in pasto alle fiamme, 4 pantaloncini da bagno, 6 magliette, 6 maglie smanicate, ciabattone 45 pianta larga, calze e mutande a profusione, tutto l'occorrente per lavarmi (ho il mio kit da viaggio per quando vado a casa della mia Fenice), occhiali, lenti a contatto usa e getta, macchina fotografica digitale ed un totale di 1200 pagine di libri da leggere.

Il segreto? Canticchiare la musichetta del tetris mentre impacchettate il tutto. ;)

Ok, pronto a partire! I miei ci sono quasi, mancano 2 minuti alla partenza e mia madre si ricorda di colpo che ha dimenticato di impacchettare un regalo. Ovviamente in casa non c'è un pezzo di carta da regalo nemmeno a pagarlo oro e quindi ri-salto sulla GamaMobile(tm) e vado a comprarne uno.
Una volta rientrato mia madre inizia a trattarmi come un bimbo di 8 mesi mostrandomi duecentosettantasette volte dove è la pasta, dove è l'olio, dov'è il sale... insomma, conosco la cucina di casa come le mie tasche ma lei non si fida. La goccia che fa traboccare il vaso arriva quando mi ricorda che l'acqua è in fresco nel cassero... dove l'avevo portata io tre minuti prima! :P Mia sorella, al limite dell'esasperazione se ne è uscita con un "Ma la finisci? Guarda che non è un cretino!". Mio padre sogghigna.
Impacchetto il regalo e si parte. Io e mia sorella siamo incastrati come i mattoncini del lego tra sedile e scatola con le vivande.

Viaggio tranquillissimo fino all'ingresso di Genova (1 ora e 20 minuti) poi la stasi. Nessun incidente ma un cavolo di cedimento su di un viadotto ha inchiodato il traffico facendoci arrivare al porto dopo un'ulteriore ora e venti. Nave colossale e coda per l'imbarco altrettanto immensa... chi se ne frega, tanto siamo qui ormai.
Il cielo è coperto e, durante una piccola passeggiata in vista della Lanterna, tra un boccone di pizza ed un altro, inizia a piovere... opposizione ladra!
Un paio di grugniti dei miei e la precipitazione cessa. A volte mi faccio paura da solo... e non vi dico la faccia di un paio di ragazzini tedeschi! :P
Nel mentre riesco a ritagliarmi un paio di minuti per sentire la mia oscura metà ed esternarle i timori che i miei sensi di master iniziano a provare.

Saliamo a bordo, scarichiamo il bagaglio a mano in cabina ed attendiamo che i ritardatari arrivino: partenza prevista per le 21, ultima auto salita a bordo alle 21.15, partenza 21.30. Giriamo per i ponti della nave e ci allontaniamo dal porto di Genova in una scia bianca sopra cui planano i gabbiani.
Mare tranquillo e la nave fila liscia come l'olio, azzanno un panino accompagnato da una birra e facciamo un altro giro trovandomi davanti al soggetto peggiore che ti possa capitare mentre sei in vacanza: l'Animatore!

Ora, non so se siete a conoscenza di questo orripilante essere, io mancando dalle vacanze da tanto tempo lo conoscevo solo per via indiretta. Ora so che non c'è limite al peggio!
L'Animatore è una creatura che è stata plasmata dal guano di gabbiano e dall'acqua di mare al fine di dare un senso all'esistenza di tutti coloro che non hanno la minima idea di cosa voglia dire "divertirsi". L'Animatore DEVE coinvolgerti, DEVE farti divertire.
Non importa quanto tu voglia startene lì a vegetare in cerca finalmente di riposo, l'Animatore deve venire ad importunarti. Per mia fortuna ho un aspetto sufficientemente inquietante che mi protegge da tutto questo.
Il primo esempio di Animatore che ci siamo trovati davanti è stato quello che deve far divertire i bambini: immaginate questa sala in stile teatro con tanto di divanetti in velluto e tavolini in perfetto stile lounge bar. Immaginate sullo sfondo un palco ampio e semicircolare. Immaginate ora un'orda di bambini che ballano come cazzo pare a loro sulla musica di sottofondo a loro dedicata. Nulla di strano, sono bambini che si divertono.
Ora stop alla musica!
Arriva l'Animatore che raggruppa i pargoli per costringerli nei passi della "bimbo dance". Sguardi dei bambini ridotti a quelli di droni senza vita, improvviso ingigantimento delle gonadi che fa temere una maturazione precoce dovuta ad una terribile mutazione e fanculo allo spirito l'ibero e all'individualità!

Il secondo tipo di Animatore è peggiore: non ha target di età, rompe le palle a grandi, grandissimi e antidiluviani. E cosa c'è di meglio per coinvolgere le masse? Il latino-americano!
Tutti devono ballare il latino-americano e l'animatore viene a sollevarti di peso per portarti in pista... Nel mio caso è bastato uno sguardo e l'essere immondo ha ritratto le manine grifagne.
Se poi ci mette il carico da undici mia madre che mi dice di portare a ballare mia sorella siamo a posto. Forse lo sguardo di mia sorella è stato anche più cattivo!
Giusto per dovere di cronaca so anche ballare e so i passi di qualche ritmo latino in seguito ad un'assistenza forzata ad un mio amico che doveva insegnare a nostre amiche: penuria di cavalieri, Gama ti tocca. Rimane il fatto che se ballo lo faccio perché mi va e non perché DEVO divertirmi.

Alla malora anche questi ed è ora di fare la nanna. Cuccette tipo quelle di un vagone letto ma sufficientemente comode per consentire il sonno.
Dopo sedici anni che non vado per mare non ho però dimenticato il lieve movimento ondulatorio tipico delle navi. Vabbè, ovvio direte voi... Andatelo a spiegare a mia sorella che era nella cuccetta sopra la mia!

$sorellaDelGama - Se non la pianti vengo giù e ti meno!!!
Gama - ????
$mammaDelGama - Ma con chi ce l'hai?
$sorellaDelGama - Quel cretino di mio fratello che fa ballare il letto!

A quel punto mio padre è letteralmente scoppiato a ridere svegliando gli occupanti delle 5 cabine più vicine ed anche mia madre non era da meno. Io, buono e caro come sempre, per nulla bastardo come mio solito. "Si chiama rollio, lo fanno tutte le navi quando si spostano".
Non ho più sentito mia sorella fino al mattino! :P
Ah, il mare era a dir poco una tavola!

Così siamo giunti in terra sarda, appena avrò un attimo continuerò il racconto. Purtroppo c'è stato un bel casino qui sul lavoro quando il capo è saltato fuori dicendo "Sapete che è da una settimana che ci colleghiamo a internet con la linea di backup?"... Il resto è storia!

Gama

P.S. Le poche foto della prima parte del viaggio sono sulla macchina fotografica di mia sorella, per vederle vi tocca aspettare fino a settimana prossima.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

L'ultima volta che sono stato in un villaggio turistico ho visto anche di peggio: il temibile animatore che ti viene a prendere di peso alle ore 9:00am in sala ristorante mentre stai degustando una colazione che rappresenta il nirvana di un qualsiasi malato di diabete. E cosi' mentre stai ingurgitando brioches, torte dannatamente cioccolatose (mentre con un occhio osservi languidamente anche il banco di wurstel, pancetta e uova sode.... lo so, faccio schifo anche a me!) arriva questa orrenda creatura da villaggio turistico che ti invita *caldamente* a prendere parte al risveglio muscolare in piscina (leggasi delirio di massa a cui prendono parte individui alienati da musica commerciale e per lo piu' scoordinati in qualsiasi movimento)
Il mio sguardo non e' cattivo e malefico come quello del Gama, ma ti assicuro che al terzo giorno nessuno ha piu' osato nemmeno avvicinarsi al mio tavolo... perche' va bene essere gentili, ma con certe occhiatacce i concetti vengono recepiti meglio! ;-)

Ste-

Anonimo ha detto...

letteralmente spettacolare...sono ansioso di conoscere il resto :P