Una storia di mistero, intrigo e profonda utonteria.
Era una giornata strana, una di quelle in cui ti chiedi perché ti sei alzato dal letto. Uno di quei giorni in cui tutto è talmente piatto da lasciarti presagire che qualcosa sta per accadere.
Perché è proprio nei momenti di quiete che il fato scatena tutta la sua furia.
La stanza nota con il nome di Fossa Comune era quieta, solo il rumore di tasti premuti e di stanche ventole spezzava quella che altrimenti sarebbe stata una calma assoluta. Non si udivano né un trillo di telefono né le tipiche imprecazioni di $collegaPelato quando una luce attirò l'attenzione dell'essere dalle parvenze umane chiamato Gama.
Tsk, ancora una volta gli addetti alle pulizie avevano azzerato il volume del suo telefono.
Una voce tremante all'altro capo del telefono chiedeva aiuto, qualcosa che non poteva essere detto così e che doveva essere riferito di persona. Passarono pochi minuti prima che $utontaInquieta apparve sulla soglia della porta con le mani tremanti, gli occhi profondamente spiritati e il fiato corto.
Qualcuno, spiegò in un sussurro, aveva abusato del suo computer mentre lei era assente per alcuni giorni di meritate ferie. Il manigoldo non solo aveva usato il terminale, aveva anche trovato il modo di rendere disponibile a chiunque l'accesso ad un programma importantissimo di cui solo lei e pochi altri avevano diritto. $utontaInquieta aveva bisogno di aiuto e chiedeva che il Gama investigasse sul misfatto.
Azzeriamo le emissioni.
1 anno fa