lunedì, maggio 26, 2008

Traferta a Lecce

Ovvero io, il Capo e $collegaCapoProgetto in una missione al limite dell'impossibile.

Sono stato un po' preso nelle ultime settimane nelle fasi conclusive prima dell'uscita di $megaProgetto.

Lo sviluppo degli applicativi procede egregiamente, la parte on-line a disposizione dei contribuenti è quasi perfetta e un bel po' di lettere sono in stampa proprio ora mentre leggete. Tutto questo grazie alla trasferta che mi è toccata da 13 al 15 di questo mese. Obiettivo: assistere i nostri soci di join-venture nella realizzazione delle stampe con estrazioni mirate dal database.

Torniamo quindi indietro al 12 maggio, giorno in cui il sottoscritto ha preparato il portatile con tutto il necessario per la trasferta e momento dell'estrazione dei dati definitivi su cui lavorare. Fiducioso sono quindi rientrato a casa pronto a fare i bagagli.

13 maggio.
Agghindato come un rappresentante di enciclopedie arrivo in ufficio, per qualche arcano motivo -oltre al mio rincoglionimento congenito- ho timbrato il tesserino anche se non dovevo farlo... cominciamo bene: Errore 1. Alle ore 9 saliamo a bordo della macchina del Capo alla volta di $aeroportoMilaneseCheNonSiChiamaMalpensa ben consci del casino tipico della tangenziale, il cielo è limpido ed il sole splende. La nostra previsione si è infatti rivelata corretta ed il trio si è quindi sparato una bella coda devasta gonadi. Nonostante questo il viaggio si è rivelato piacevole e, dopo un tratto panoramico in navetta con annesso passaggio tra i campi (l'autista della navetta chiese: "Qualcuno ha l'aereo presto?"... Era una di quelle domande in stile "Sei tu un dio?": Errore 2), siamo arrivati all'aeroporto pronti per il check-in. Forti della convinzione del Capo (Errore 3) ci siamo presentati allo sportello di $compagniaDiBandiera per scoprire che il volo era in realtà $ariaUno. L'agenzia per soddisfare le nostre esigenze ci ha infatti rifilato i voli di andata e ritorno su due compagnie differenti, ovviamente non hanno pensato che forse era il caso di avvertire. Ovviamente (Errore 4) bastava leggere sul foglio di prenotazione.
Il viaggio è stato discreto, nel senso che non è stato scomodo né brusco ma visto il costante tremolio sembrava di essere in macchina! Ho letto per tutto il tempo. Lasciando il Capo e $collegaCapoProgetto a riflettere sul fatto che il libro tra le mie mani era in inglese.
Del viaggio è stata spettacolare la capo hostess bergamasca... o meglio, di sicuro le lingue che parlava non erano né italiano né inglese. Nemmeno mezzo secondo di ritardo.
Le ruote dell'aereo avevano appena toccato il suolo ha iniziato a piovere copiosamente.

Atterrati a Brindisi affamati come lupi non abbiamo perso tempo guardandoci intorno e ci siamo fiondati a ritirare l'auto prenotata. Il Capo ha rischiato un colpo quando ha scoperto che dalla SUA carta di credito la compagnia di noleggio ha sequestrato 600 eurozzi di franchigia.
Da notare il seguente scambio di battute:

Capo - Guidi tu Gama.

$collegaCapoProgetto - Si, guidi tu.

Gama- Ok, ma io sono il più spericolato dei tre al volante.

Capo - Guido io.


Ovviamente non è assolutamente vero che io sono il più spericolato ma a loro questo non l'ho detto. A volte è comodo avere il ruolo del teppista metallaro(tm). ;)
Stando alla nostra supposizione (Errore 5) la strada tra Brindisi e Lecce avrebbe dovuto pullulare di locali adibiti al ristoro, ovviamente la campagna del Salento ci ha smentiti immediatamente. Abbiamo quindi iniziato la ricerca di un luogo per magiare seguendo cartelli millantatori: ancora adesso mi chiedo dove sia il ristorante le cui indicazioni abbiamo seguito fin dall'inizio. La sorte ci ha sorriso. Ma veramente tanto!
Nei pressi di un anonimo agglomerato di case siamo quindi imbattuti nel Ristorante Pizzeria "La Lampara", un ristorante dall'aspetto semplice ma che ci ha fatto letteralmente sbavare -la tagliata di pesce spada ancora me la ricordo- per una cifra irrisoria. Nel Salento mangiano veramente benissimo.
Finito il pasto ci siamo rimessi in viaggio sotto la pioggia battente alla volta di Lecce. Durante il viaggio scopriamo che la stampa delle indicazioni della strada fino all'albergo non serve più a nulla: l'agenzia ci ha cambiato albergo per qualche arcano motivo. Optiamo quindi per giungere alla sede dei nostri soci. Il nostro arrivo era a dir poco imprevisto, la sede dei teNNici è staccata da quella amministrativa e, naturalmente, il $boss dei nostri soci non aveva avvertito.
Poco male, dopo pochi minuti è arrivato $figlioDelBoss che ci ha accompagnati fino all'albergo per rimetterci in sesto. Ovviamente in mezzo a tutto questo ci sono stati i saluti con coloro che già conoscevamo e le presentazioni di coloro che ci erano sconosciuti.

L'albergo si è rivelato ottimo al primo impatto, ho avuto giusto il tempo di ripigliarmi dal viaggio e di sentire un attimo la Fenice prima di tornare alla carica: da questo momento è iniziato l'inferno.
In questa trasferta abbiamo sfatato due miti in una volta sola: i dipendenti comunali non fanno una mazza e, le trasferte dei succitati dipendenti sono solo di pura rappresentanza.

Abbiamo iniziato a mettere le zampe sul pc alle ore 15 e ci siamo staccati, senza pause, alle 21,30... e questo è stato solo il primo giorno!


Perché tutto questo? Perché, dopo un po' di test, abbiamo scoperto con raccapriccio che la base dati degli utenti che avrebbero dovuto ricevere le stampe era orribilmente ricolma di dati doppi, tripli o mal formati. Inoltre (Errore 0) $collegaCapoProgetto al momento del salvataggio del programma ha sovrascritto senza accorgersene una versione più aggiornata.

Le fatiche della giornata sono state ricompensate da una cena offerta dal $boss dei nostri soci.
Vi ho mai detto che nel Salento sanno cucinare veramente benissimo?
Arrivo al ristorante ore 22.


14 Maggio.
Uscita dal ristorante ore 1.15, sveglia prevista per le 7.30, sveglia del Gama alle solite 6.40. Vacca boia!
Ovviamente qualsiasi tentativo di visitare la città è andato al meretricio visto il diluvio universale che si stava scatenando su Lecce.
Secondo giorno di trasferta, il Capo e $collegaCapoProgetto fanno colazione mentre io, come mio solito, evito il cibo la mattina presto. Il Capo parte una trasferta nella trasferta e lascia tutto in mano a me (ultimo pirla assunto con stipendio pari ad un quarto del suo) e a $collegaCapoProgetto che, fortunatamente, è una persona dotata di cerebro.
Alle 9 siamo di nuovo al lavoro, senza entrare nel dettaglio vi dico solo che sono venuti fuori un miliardo di problemi (Errori dal 6 al 10) e le linee di codice macinate, sommate alle query sql scritte o riscritte, hanno raggiunto la lunghezza del pentateuco. Il resto della bibbia è venuto giù a suon di bestemmie... Vangeli apocrifi compresi! Perché?

a) La società incaricata di consegnare le lettere ha reso noto che la consegna era valida solo per la città di Novara e 5 comuni della provincia. Morale? più di 3000 lettere da consegnare per posta ordinaria.

b) La base dati dei CAP era completamente ridotta ad un groviera (vorrei sapere secondo quale logica qualcuno ha deciso che il CAP è un campo NUMERICO CHE ELIDE GLI ZERI INIZIALI). Morale? Abbiamo messo in moto un'opera di bonifica in grado di annientare qualsiasi palude.

c) $poste detengono l'archivio corretto dei CAP e non lo mollano a meno di pagare $cifrone. Morale? Abbiamo saccheggiato la rete e, mentre io macinavo sql su sql e $collegaCapoProgetto arrivava al limite delle proprie forze (ore 21.30), il Capo ha trovato una comunità di hacker che hanno bucato il sito di $poste reperendo il maledetto elenco di informazioni pubbliche ma che pubblicamente non vengono fornite se non una per volta.

d) dalla chiave usb di $collegaCapoProgetto è spuntato un bel set di virus (Errore 11), essendo un portatile appena uscito dalla scatola e concettualmente ideato per stare fuori rete (Errore 12) non ci avevo installato alcun antivirus. Morale? Mentre lavoravo avevo in background la scansione anti-tutto che rallentava il povero pc usato come server.

Alle 21.45 usciamo dall'ufficio ormai ben consci che l'ambiente di produzione di $megaProgetto non è più sul server ma sul portatile che il sottoscritto difende con le unghie e con i denti.

I nostri prodi vengono ricompensati delle fatiche da una seconda cena offerta dal $boss in un ristorante che, secondo le mie ipotesi, fattura un totale comparabile al pil della Germania. Sono riuscito a sentire letteralmente di corsa la mia oscura metà che probabilmente stava dandomi per disperso.
Ah, penso che sia il caso che vi renda partecipi del fatto che nel Salento si mangia davvero divinamente.


15 Maggio.
Uscita dal ristorante: ore 0.30. In compagnia di $figlioDelBoss e di sua moglie, una coppia giovane e decisamente simpatica, riusciamo a fare un giro del centro della città. Dal poco che ho potuto vedere di Lecce posso dire che si tratta di una gran bella città, abituato a Novara in cui anche nel fine settimana c'è il deserto sono rimasto colpito dalla quantità di persone -giovani e non- in giro la sera durante la settimana. Ovviamente (errore 13) il sottoscritto non ha portato la macchina fotografica.
Rientro in albergo 1.45. Sveglia prevista, 7.30. Sveglia del Gama... Vacca boia!

Il cielo finalmente inizia ad aprirsi, già dalla sera precedente non abbiamo visto pioggia ma, finalmente, abbiamo potuto ammirare il Sole... Chiusi in ufficio a lavorare come dei muli.
Orario di inizio: ore 8.30.
Orario di fine: ore 18.30.
San Gama Martire ha fatto nuovi adepti ed il lavoro è giunto ad un punto di arrivo.

Salutati tutti i simpaticissimi compagni di sventure siamo partiti alla volta dell'aeroporto, il Capo (errore 14) ha scelto il distributore più caro della zona per rifornire l'auto e tutti (Errore 15) abbiamo deciso di cercare un posto in cui cenare nei pressi dell'aeroporto. L'aeroporto di Brindisi è un buco, non c'è nulla tranne una libreria, due negozietti ed rivenditore di cibo di $catenaCheFaLePizze. Ovviamente ho ordinato 3 cose e tutte e tre non c'erano, ho dovuto prendere quello che passava il convento rimpiangendo la cucina salentina.
Giusto il tempo di sentire la mia oscura metà e poi oltre il gate. I controlli rispetto a quelli di Milano sono stati tripli e moooolto più accurati.
L'aereo è stato puntuale come le tasse, la qualità del velivolo di $compagniaDiBandiera si è dimostrata ben sotto quella dell'aereo del viaggio di andata ma il pilota si è rivelato essere un guru del volo. Siamo atterrato con 10 minuti di anticipo e, dopo il viaggio in navetta (questa volta non panoramico) siamo risaliti sulla macchina del Capo per rientrare a casa.
Appena il veicolo è entrato nei confini del mio paese hanno iniziato a piovere dal cielo gocce grosse come limoni.


16 Maggio.
Sono entrato in casa dieci minuti dopo la mezzanotte zuppo come un pulcino appena uscito dall'uovo... Ed avevo solo 150 metri da fare!

Questo è il resoconto di quanto accaduto, l'esperienza è stata ottima ma la prossima volta preferire adeguarmi allo stereotipo di "Dipendente pubblico=Non fa un cazzo tutto il giorno" almeno quando non sono nel mio loculo! :p

Gama

2 commenti:

Anonimo ha detto...

premesso che anche io non me la sto passando bene a livello di sfacchinaggio mi vien solo in mente una parola per commentare questo post:

PORCOTIZIOCHEDOVREBBESTARESOPRAEINOGNICASOSENEFOTTE

Signora Lucrezia ha detto...

lo sai amore, io posso dirti solo due cose: sti cazzi.

:P