Non ho tempo ma questa ve la devo raccontare.
Arriva come uno tsunami improvviso e ti travolge mentre lavori. Non importa quanto tu sia scomodo o di corsa lui non può attendere.
Si, avete immaginato bene: è IL CAPO!
Come sempre alla mia postazione intento negli impegni più indegni (e scusate l'allitterazione) quando il capo giunge sulla soglia.
Capo - C'è $AssessoreWebDesigner -ve ne ho già parlato- che ha il pc a cui non funzionano le casse che gli ho portato ieri!
G - E...
Capo - Deve essere disattivata la scheda da bios o mancano dei drivers perchè quando gliele ho messe ieri non funzionavano.
G - Strano, quello era il pc che usava $CollegaProgrammatore e lui non ha mai avuto problemi di audio...
Capo - Vai a dare un occhio appena hai un attimo.
Questa ultima frase si legge "Vai subito se no si incazza".
Prendo armi, bagagli e mi reco in loco rimandando al ritorno la configurazione di una bozza di nuovo server di posta da fare con $CollegaAlMomentoIncasinato.
Come è andata?
A) L'assessore non c'era
B) Il gravissimo problema era che: il jack (verde) delle casse era inserito nell'ingresso (blu) della linea in ingresso della scheda audio (con tanto di disegnini)
C) Ho provveduto ad inserire il jack (verde) nell'apposito ingresso (verde)
A questo punto la domanda è: ma al crescere dello stipendio (Il Capo prende più o meno 4 volte il mio) diminuiscono anche le facoltà intellettive?
Gama
martedì, agosto 29, 2006
Questione di stipendio?
Creato da Gama alle 12:10 3 commenti
Etichette: Delirio al lavoro
martedì, agosto 22, 2006
Anche le dimensioni contano....
Ed anche questa volta non dovete pensare male. :P
Intanto inizio col dire che il rientro al lavoro dopo ferragosto è stato un crescere di casino, ne sa qualcosa il povero Bassista che tutte le mattine mi lascia saluti a vuoto in icq mentre io sono disperso in qualche ameno e polveroso ufficio nel tentativo di far sparire definitivamente quelle schifezze di terminal server NT 4.0 che stanno in piedi per pura forza di volontà.
Nel fine settimana sono stato latitante in quanto a casa di Elisa per farle compagnia e per riportare finalmente ad un'esistenza degna di questo nome il suo pc... Ma questa è un'altra storia. ;)
Giusto per la cronaca solo oggi mi sono trovato sul groppone una bella ora di straordinario non preventivata (quando mai lo sono per me?) e, tra le varie cose, si è verificato l'aneddoto sulle "dimensioni".
La giornata ha inizio con me sprofondato nel cuscino allo stesso modo in cui un esploratore riposa nelle sabbie mobili... totalmente morto. Stavo facendo non so quale sogno strano quando improvvisamente un rumore mi desta.
Non era un rumore normale, non un botto terrificante o un urlo di angoscia tipico dei film orror. Nemmeno la sirena di un imminente bombardamento o il telefono che trilla improvvisamente.
Era quella disgraziata della mia gatta blasfema
Imprecando come un licantropo a cui hanno appena regalato una catenina in argento redarguisco il felide che si piazza quieto sul mio letto.... Mi sono illuso di poter tornare a dormire visto che eraqno le 5. Appunto, mi sono illuso. :(
La belva ha deciso di nutrirsi dei miei alluci ed in tempo zero è volata giu dal letto in seguito ad un mio grugnito berserker.
Con questa bella premessa la giornata aveva un non so che di inquietante. Saluto alla veloce Elisa al telefono prima che entri al lavoro e balzo al volante della GamaMobile(tm) per andare al lavoro. Ed arrivo incolume! :O
Giunto nel mio loculo non faccio in tempo ad accendere il mio piccione ed a mettere le prime 2 lettere della password che i telefoni iniziano a suonare all'unisono. "Mappork!" è il commento del mio boss quando scopre che durante la notte il server presente al municipio ed un paio di switch si sono spenti per cause ignote. Per cause ancora più ignote ci chiediamo perchè, parole testuali, tutte le persone che lavorano in municipio "non sono autorizzate a tirare su un interruttore". Dopo una serie di improperi degni di un camionista professionista riusciamo a convincere qualcuno a muoversi ma ecco che già si riparte mentre il mio pc langue in attesa.
Ed eccoci alla chicca della giornata.
Tra le varie cose prosegue la sostituzione dei pc per l'installazione di $proceduraFetente e, come è logico accada in agosto, molti degli utotni sono in ferie quando come dei ninja addestrati per anni portiamo via i vecchi pc per sostituirli con altri un po' più recenti e potenti in perfetto stile Babbo Natale.
Voi direte: "una volta tanto gli utonti sono felici, hanno il pc nuovo". Vi sbagliate di grosso!
Innanzitutto il pc non è mai abbastanza nuovo e poi, cari i miei lettori di questi deliri: LE DIMENSIONI CONTANO! (forse anche più del colore!)
A parte l'ovvia richiesta di tutti gli utonti di avere il "monitor piatto che occupa meno spazio" che oramai credo tutti conoscono abbiamo una new entry: Il Catafalco
Questo fantomatico Catafalco non è nient'altro che il case del pc (per coloro che non lo sapessero è quello scatolozzo in cui sono contenute tutte le componenti del computer). $utontaUrlatrice pare infatti non aver apprezzato il cambio del pc fatto durante la sua assenza, a nulla sono valse le parole di $collega perchè lei Quel Catafalco non lo vuole sotto la scrivania... Ebbene si, il pc non è nemmeno sulla scrivania ma bensì nel luogo che più odio: per terra.
Quale ingombro può dare messo in un angolo non raggiungibile dai piedi solo $utontaUrlatrice lo sa ma in questo momento credo sia ancora impegnata a sbraitare contro "quel coso" che c'è sopra la scrivania e che ruba un sacco di spazio.
Volete sapere cos'è "quel coso"? Beh, il miserrimo monitor anteguerra 14' di $utontaUrlatrice è stato sostituito da un 19' ad alta definizione.
Troppo grande, tutto troppo grande!
Comunque iniziate a preoccuparvi... Non è la sola che si è lamentata per le dimensioni!
Gama
Creato da Gama alle 21:39 1 commenti
Etichette: Delirio al lavoro
mercoledì, agosto 16, 2006
A volte ritornano
Anche io a volte ritorno... purtroppo. :P
Ebbene si, mi sono preso un po' di relax dal forum approfittando dell'unica settimana di "ferie" concessami sul lavoro, di cose ne sono successe un po' ma lunedì la voglia di scrivere era davvero sotto terra.
Cominciamo dal primo fine settimana del mese: rievocazione storica in quel di Castel Beseno.
Come tutti gli anni con la compagnia di rievocazioni ci siamo recati in Trentino per una delle più belle manifestazioni a cui partecipiamo. Poteva andare tutto liscio e tranquillo? Se avete risposto "si" allora non avete letto tutto il resto del blog!
Tutto inizia venerdì sera con l'arrivo di Elisa a casa mia: ha finito di lavorare alle 19.30 ed è letteralmente volata in direzione della mia magione... Ovviamente senza aver cenato. Rotta immediata verso il più vicino punto di ristoro per sfamare la belva che urlava nel suo stomaco e rientro a casa in vista della levataccia.
Risveglio alle ore 4.30 e relativo stiracchiamento e presa di coscienza per i minuti successivi (i tempi variano da me ad Elisa) ed ultima preparazione delle mie cose. Alle 5.30 siamo pronti a partire.
Sosta doverosa al distributore di benzina per il rifornimento per il lungo viaggio prima di rimetterci in viaggio.
Saliamo su per la rampa della tangenziale di Novara facendo per la quindicesima volta mente locale sulle cose da portare per evitare di scordare nulla. La qui presente volpe improvvisamente si rende conto di aver dimenticato una cosuccia.... LA SPADA!
Esco alla prima uscita della tangenziale, rientro in senso opposto, torno a casa e con una faccia degna di nota rendo partecipe mia madre della situazione scatenando la di lei ilarità frammista a preoccupazione (della serie: "questo stordito deve guidare fino in Trentino?").
Il viaggio ricomincia e giunge al termine SOLO 4 ore dopo, lavori in corso in pioù punti tra Milano e Bergamo, il solito caos in quel di Verona allo svincolo per il Brennero ed un totale di tre incidenti hanno raddoppiato i tempi di viaggio. Ma ce l'abbiamo fatta! Tra l'altro al momento della sosta pappa abbiamo beccato anche l'altra macchina di pazzoidi del gruppo storico: conosco i miei polli e sapevo che si sarebbero fermati a quell'autogrill... solo pensavo ci arrivassero dopo di noi e non prima!
La rievocazione è stata come sempre spettacolare ed anche il dopo rievocazione non è stato da meno. Magari quando avrò un po' di voglia inserirò qualche foto scattata da Elisa al termine della manifestazione, durante non ci sono concessi anacronismi quindi ne ho solo un paio fatte letteralmente di straforo. ;)
Il rientro a casa è stato un po' meno caotico dell'andata ma ha richiesto un po' di tempo. Devo dire che, a parte un po' di sole al tramonto direttamente stampato nei miei occhi ipersensibili, è andata molto bene.
La settimana è stata dedita al cazzeggio ed allo svago perenne, il Gama entra in letargo nel periodo estivo anzichè in quello invernale e riesce a recuperare quasi tutte le ore di sonno perse precedentemente... Per poi perderle di nuovo successivamente! Vabbè, non imparerò mai credo.
Unica nota che un po' mi genera un momento angolare alle gonadi è il fatto che non sono riuscito a trovarmi con Elisa perchè con il suo nuovo lavoro ha degli orari un po' ingestibili durante la settimana. In compenso però ho provveduto all'organizzazione della grigliata di ferragosto.
Morale della favola, sabato e domenica nella tana della mia dolce metà per far la spesa e preparare un po' di cosucce (nonchè per farle compagnia vista la partenza dei suoi per le vacanze) con tanto di pizzata spettacolo sabato sera insieme ad un po' di amici giunti fin lì. Nota sulla pizzeria: ottima! Pizza grande, abbondantemente condita e cotta a puntino grazie sopratutto al forno a legna con piatto girevole. Ultimo ma non meno importante: ottimi prezzi.
Domenica sera me ne sono dovuto tornare a casa visto che, mio malgrado, lunedì mattina ero in ufficio. A dire il vero sarei dovuto essere lì tutto il giorno ma purtroppo nel fine settimana è morto il padre di un'amica e quindi sono stato impegnato per il funerale.
Lunedì sera rientro in quel di casa di Elisa in vista della grigliata del giorno dopo. Mega insalata di riso in Gama style per cena -e devo dire che quando io e la mia dolce metà ci mettiamo a cucinare insieme il risultato è sempre ottimo- e successiva visione di Underworld evolution con schifezze mangerecce assortite.
Il film è carino e si lascia guardare piacevolmente con tanto di scene iper sborone che non vado a rovinarvi.
Una notte passata davvero male però: i cuscini che mi ha fornito Elisa erano qualcosa che trascende il concetto di scomodo ed ho dormito pochissimo.
La grigliata però è andata davvero molto bene, si è mangiato, mi sono scottato, abbiamo bevuto (poco, porca zozza le birre le abbiamo fatte fuori solo io, Elisa,un nostro amico ed una nostra amica... e dire che ne avevo presa a profusione!) ed infine abbiamo fatto quattro chiacchiere.
Tra l'altro ha appena visto la luce un nuovo gruppo di gioco di ruolo: con cadenze pari ad una o due volte al mese ci cimenteremo in qualche sessione nelle atmosfere oscure e misteriose de "Il richiamo di Cthulhu: i Secoli bui". Nota davvero strana è che una volta tanto non tocca a me fare da master!
La giornata si è conclusa con la visione di The Others, i miei sensi di master a metà film avevano già intuito metà della trama ma nonostante questo il film si lascia guardare molto volentieri.
Certo che dopo tutto quel tempo a vivere da soli insieme ad Elisa la voglia di tornare a casa è stata davvero poca!
Gama
Creato da Gama alle 08:59 2 commenti
Etichette: Vita quotidiana
martedì, agosto 01, 2006
L'importante è il colore
Manco da un po', ovviamente la latitanza è causata dal casino sul lavoro ma anche dal caldo che mi fa desistere dall'avvicinarmi al pc quando sono a casa: meglio un libro che non scalda e non ha le ventole uragano che tutti quelli che mi hanno beccato in skype conoscono bene. Come sempre vi tedio con un papiro discretamente lungo... Perchè non spezzetto in più messaggi? Perchè sono pigro! :P
Come da oggetto:
L'importante è il colore
No, non parlo dello sfondo nero del blog e nemmeno dello sfondo nero che uso in icq e che un sacco di gente odia: ve lo tenete per due fondamentali motivi
a- sono fotofobico e non voglio friggermi gli occhi
b- mi piace quindi non potete farci nulla
Si tratta dei limiti dell'utonza che mi capitano in questi giorni.
Cosa è accaduto?
Parte Uno: il cavo di alimentazione
Mi tocca portare un nuovo pc (nero come la pece e probabilmente in ghisa visto il peso NdGama) a $utonto causa requisiti mostruosi di $proceduraFetente (e "fetente" non è un aggettivo dovuto ai miei gusti ma alla qualità), giunto in loco collego il tutto ma ecco che: SORPRESA!
Tanto per cambiare tutti i cavi di alimentatore hanno una bella presa schuco (quella tedesca per gli ignoranti :P ) e, naturalmente, la ciabatta, le prese a muro e qualsiasi erogatore di corrente elettrica nel raggio di venti metri sono del classico formato dritto.
Poco male, sono lì con un mio collega e lui va prendere un nuovo cavo nel furgone da battaglia parcheggiato fuori dall'edificio. Torna con un bel cavo grigio sigillato nel cellopane.
Contatto!
Il bestio parte silenzioso (e ci credo, con quelle pareti di ghisa sfido qualsiasi rumore ad uscire!) ed ecco che $utonto fa la sua richiesta.
La manina grifagna indica il cavo di alimentazione e commenta con un:
Ma non c'è nero?
Vabbè, ora sindachiamo anche sui colori dei cavi....
Parte due: la stampante
Con una pazienza degna del sig. Sidartha "Budda" Gautama evito di strangolare $utonto con il cavo nero avanzato e mi dedico a lavori ben più seri e complessi del collegamento dei cavi di un pc. Poteva andare tutto liscio? Ormai mi conoscete a sufficienza per sapere che non è così....
Dalla porta si fiocina a velocità warp $utonta contro la scrivania su cui sto lavorando (no, non è un modo di dire: si è schiantata di netto contro il mobile facendo traballare anche il palazzo accanto).
$utonta blatera qualcosa su di un cambio di stampante (di cui so già tutti i dettagli) e gesticola animatamente cercando di farmi capire dove si trova la creatura (cosa che so benissimo: ce l'ho piazzata io lì!).
Premessa di turno:
$proceduraFetente è una schifezza che gestisce (male) sia l'anagrafe che l'ufficio elettorale che tutte le prassi di stato civile. Ci sono voluti parecchi sacrifici sull'altare del nero capro dell'hardware per far si che tutte le stampanti stampassero efficacemente.
Della serie: una volta capito come funziona la cosa è talmente banale e meccanica che il tizio dell'assistenza si è rotto le palle di uscire tutte le volte per un'idiozia simile e mi ha istruito sul metodo d'azione.
Tutte le stampanti erano quindi a posto... Tranne una.
L'acroccio di plastica, qualche chio e componenti meccaniche infatti ha deciso arbitrariamente che, dopo una e solo una data stampa di $proceduraFetente, doveva fare un giro ad un foglio bianco dal caricatore posteriore -lasciandolo immacolato- prima di passare allo step successivo.
Agli occhi di una persona dotata di cervello la cosa non dà alcun fastidio: le operazioni sono rallentate di 1.3 secondi (il tempo di transito del foglio) ma non vi sono intoppi di sorta. Purtroppo stiamo parlando di Utonti e quindi la normale logica non si può applicare: quel foglio è un crimine contro l'umanità intera ed il problema deve essere risolto assolutissimamente!
Ora, siccome siamo ad agosto i nostri prodi omini dell'assistenza si rifiutano di uscire per una vaccata simile (e non li biasimo: loro hanno del cervello e capiscono la gravità inesistente del "guasto"). Alla mente malata mia e del mio Boss (non il Capo) è saltata fuori l'idea diabolica:
siccome quel problema è legato solo ed esclusivamente a quella stampa, siccome quella stampa viene eseguita solo agli sportelli, siccome negli uffici interni non serve quella stramaledetta stampa...
Cambiamo una stampante dell'ufficio interno con quella dello sportello.
Semplice e geniale no? Tutto funziona alla prefezione.
Non abbiamo fatto i conti con IL COLORE... non quello venuto dallo spazio di Lovecraft, questo è più pericoloso!
Ebbene si, la stampante dell'ufficio interno ha preso un po' di sole e la plastica del rivestimento non è più grigio cadavere ma ha una sfumatura che tente al beige itterizia. Questa cosa terrificante non è sfuggita all'occhio attento di $utonta e del suo arguto commento:
Non c'è dello stesso colore dell'altra?
La mia testa si è proiettata in tempo zero verso il muro più vicino...
Parte tre: il terminal server
Sfiorando la saggezza del Mahatma Gandhi non uccido $utonta schiantandole la testa con una latta di vernice e me ne torno al mare di lavoro che mi resta da fare.
Rieccomi quindi a configurare il pc di $utonto cercando di arrivare ad un compromesso con $proceduraFetente e le stampe di un formato di carta che la bestia non contempla nemmeno nei sogni più erotici (da notare che $proceduraFetente è fornita da una società esterna ma chissà perchè a me è richiesto di conoscerla a menadito e, forse, più degli sviluppatori e dei tecnici dell'assistenza).
Risolvo la questione e non faccio in tempo a dire "vado a pran" che salta fuori $utonta2 con un'aria mista tra il terrorizzato ed il divertito: ha infatti un ghigno ebete stampato sulla faccia e sembra che nemmeno l'acido muriatico possa tirarglielo via.
Sembra comunque nel panico più assoluto e mi chiede di correre a vedere mentre chiede a tutte le colleghe attorno qualcosa sul "violetto" che non sono riuscito a decifrare sul momento.
Ennesima premessa di rito:
$proceduraFetente esiste in mmmmille versioni:
- è studiata per un database $dittaConMonopolioCheIniziaConMicro ma noi paghiamo un botto si soldi per $oracolo e quindi gli sviluppatori non devono rompere perchè paghiamo anche loro a sufficienza (a mio dire troppo NdGama).
- si appoggia a $parola ma a seconda delle versioni funziona da male a peggio (con la versione 2003 si impatacca appena viene aperto un file). Pare sia stato aggiunto anche il supporto $ufficioAperto... lasciamo stare va, potrei diventare volgare visti i risultati.
- con un hardware mostruoso può essere installata direttamente sul pc con connessione diretta al database grazie al client di $oracolo.
- Naturalmente quasi tutte le macchine del comune non hanno tale hardware e si ripiega sulla connessione ad un server remoto.
Un casino direte voi... tutto: abbiamo 3 server remoti che sevono altrettanti servizi.
O meglio, da tre ora sono diventati due: uno è stato smantellato ed è stato soppiantato dal primo mentre un altro è stato sostituito da un nuovo server fiammante.
Ed ecco che torniamo a $utonta2 che naturalmente si collegava al vecchio server e che ora, dopo il passaggio del qui presente pazzo, si collega al server nuovo.
Un paio di caratteristiche: il vecchio server era un accrocchio con un doppio processore P. Pro a pochi megahertz, uno sputo di ram, un disco partizionato peggio della mappa del risiko ed una scheda video che per grazia ricevuta mostrava 256 colori. Il sistema operativo non lo voglio nominare ma vi dico solo che inzia con N e finisce con T 4.0.
Il nuovo server è un mostro biprocessore a 3 Ghz con tanta di quella ram da poterci far girare doom 3 sopra (alla ram non al server), due dischi di dimensioni mastodontiche in mirroring ed un'interfaccia grafica che può essere vista senza l'uso di lenti schermate. Il sistema operativo non lo nomino ma vi dico che finisce con 2003 server.
Dove eravamo rimasti? Ad $utonta2 che sghignazzando mi chiama colta dal panico.
Giungo davanti al suo pc (che fino a mezzo secondo prima funzionava sotto le mie grinfie) e lei se ne esce con un:
Ma perchè devo avere le scritte sullo sfondo violetto? Prima non era così
Passando successivamente a guardare i pc circostanti per verificare che la situazione fosse la stessa... Certo che si: la procedura ha sempre avuto quell'interfaccia ma non si sono mai visti tutti quei colori sul vecchio server.
Morale della favola? Non portate pc della madonna agli utonti ed alle utonte: basta che teniate da conto i loro gusti cromatici: l'importante è il colore!
Gama
Creato da Gama alle 18:05 3 commenti
Etichette: Delirio al lavoro